L’arrivo di un cucciolo in casa è un momento di grande gioia, ma anche l’inizio di una avventura che comporta qualche nuovo impegno. Tra le prime sfide che ogni proprietario deve affrontare c’è l’organizzazione dei ritmi in funzione delle necessità e dei bisogni del cucciolo.
Ci si preoccupa subito di insegnare al cucciolo a non sporcare in casa; questo è fondamentale per vivere serenamente insieme e garantire il benessere dell’animale, tuttavia non va dimenticato che a due mesi ancora non sarà possibile e dovremo aspettare qualche tempo per raggiungere l’obiettivo.
In questo articolo vedremo come affrontare questo percorso con pazienza, coerenza e qualche semplice strategia.
Perché è importante essere pazienti e coerenti ?
Prima dei 60 giorni di vita, per legge e per buonsenso, un cucciolo non dovrebbe essere separato dalla mamma, perciò solitamente al momento dell’adozione questo ha circa due mesi di età.
Al suo arrivo in famiglia il piccolo avrà tante nuove cose da scoprire e imparare, tra queste anche la buona abitudine a fare i suoi bisogni all’aperto e trattenerli quando è in casa.
Tuttavia va considerato che i cuccioli, come i bambini, non nascono con la capacità di controllare la vescica o l’intestino: è un processo che si impara gradualmente, man mano che il corpo acquisisce la possibilità di trattenere gli sfinteri.
In sostanza, a due mesi il piccolo sente lo stimolo, si accuccia e dove si trova la fa, il tutto nell’arco di poche decine di secondi. Inutile sgridarlo, punirlo, arrabbiarsi, è una necessità sulla quale ancora non può avere alcun controllo.
Possiamo però cominciare presto l’educazione alla pulizia, così da prevenire abitudini sbagliate e ridurre lo stress sia per il cane che per il proprietario.
L’ideale è iniziare fin dal primo giorno in cui il cucciolo arriva a casa. A due mesi di età i cuccioli i hanno bisogno di fare i loro bisogni ogni 2-3 ore al massimo, solitamente appena si svegliano dai loro frequenti pisolini, poco dopo aver mangiato o dopo una sessione di gioco movimentato, che mette in moto anche vescica e intestino.
Se si dispone di un giardino, sarà tutto più semplice perché basterà prevenire e accompagnare il piccolo fuori nei momenti cruciali.
Ma se si vive in appartamento, difficilmente sarà possibile uscire con la frequenza necessaria, ancor più se fuori dalla abitazione non ci sono spazi adeguati a far sentire a proprio agio il cucciolo affinché si rilassi e faccia i suoi bisogni. In questi casi, così come per le ore notturne di chi dispone di un giardino, è importante cominciare a insegnare loro dove è corretto sporcare mentre si è impossibilitati ad uscire.
Per molto tempo si è demonizzato l’uso delle traversine assorbenti, ma come in qualsiasi cosa, la soluzione sta nel buonsenso.
Quando nei momenti topici non è possibile uscire, magari perché è notte o sta diluviando o c’è un impedimento, possiamo mettere a disposizione la traversina.
Dovrà avere una collocazione fissa, meglio ancora se nei pressi dell’uscita e quando il cucciolo va ad annusarla o per usarla, essere molto gratificanti, facendogli i complimenti e una coccola.
Nelle ore diurne dovrà essere sostituita con le uscite, questo è altrettanto fondamentale. Quindi, oltre ad attivarci per portarlo a fare i bisogni dopo che ha mangiato o giocato o al risveglio, sarà utile tenerlo d’occhio e portarlo fuori anche quando va in zona traversina - che di giorno non sarà presente - per assecondare la sua necessità fisiologica con l’uscita.
Dare un nome a ciò che faremo, anche questo aiuta. “Andiamo a fare pipì” sarà una comunicazione utile appena il cucciolo avrà acquisito il controllo degli sfinteri perché, oltre ad imparare a chiederci di uscire - andando verso l’uscita - imparerà anche a concentrarsi per trattenerla mentre ci prepariamo per accompagnarlo fuori.
L’educazione deve essere costante e paziente, senza punizioni, perché i rimproveri spesso sono inadeguati e controproducenti. Il rischio è che si crei paura o confusione e che magari il cucciolo cominci a fare i bisogni in casa di nascosto, o a mangiare le feci per timore di essere sgridato, o a non farla nemmeno al guinzaglio perché la nostra vicinanza lo preoccupa.
Quindi quali sono le strategie efficaci per insegnare al cucciolo a non sporcare in casa?
Creare una routine regolare
Portare il cucciolo fuori a orari regolari, soprattutto dopo i pasti, dopo il gioco e al risveglio, aiuta a stabilire un ritmo per i bisogni. Questo facilita il controllo e riduce le “accidentali” in casa.
Scegliere un’area specifica per i bisogni
La traversina assorbente accanto alle uscite e solo per gli orari in cui non è possibile uscire. Questa potrà essere tolta definitivamente intorno al terzo - quarto mese di vita, quando il controllo degli sfinteri sarà completo. È fondamentale per il benessere del cane che questa non diventi mai un sostituto delle uscite e di belle passeggiate, per questa ragione non dovrà essere un’opzione quando il cucciolo crescerà.
Per i bisogni in esterno, è utile individuare un’area possa farli senza distrazioni, dove non si senta pressato dal passaggio di persone o peggio ancora di mezzi. Portandolo sempre nello stesso posto, scelto con cura, il cucciolo sarà il primo a portarvici quando avrà le sue necessità da espletare.
Gratificare con coccole e complimenti
ha sempre la sua efficacia con un piccolino che sta imparando. Non è necessario usare, quanto meno non sempre, un premio in cibo.
È sufficiente fare complimenti con una voce affettuosa non appena avrà terminato il bisognino, magari sottolineando anche il termine che usiamo per invitarlo ad uscire: “ma che bravo, hai fatto la pipì!” per poi fargli una bella coccola e proseguire con una passeggiata.
L’incoraggiamento, la gratificazione sociale, la motivazione positiva sono le chiavi dell’educazione rispettosa e di una bella relazione con i nostri cani. Non dimenticate, però, che è importante anche ciò che accade dopo. Perciò, non rientrate subito dopo in casa, altrimenti rischiate che il cucciolo impari a trattenere in bisogni anche quando sarà fuori casa per poter prolungare l’esplorazione e il divertimento della passeggiata.
Sorvegliare e prevenire gli “incidenti”
Nei primi tempi è utile tenere il cucciolo sotto controllo, soprattutto quando è libero di correre e giocherellare in casa. I segnali che precedono il bisognino sono: annusare insistentemente un punto, girarsi intorno, accucciarsi. Quando si notano questi segnali è bene portarlo fuori, rapidamente e chiedendogli gentilmente di aspettare fintanto che non si raggiunge il prato più vicino.
E se non riuscisse ancora a trattenerla fintanto che ci accingiamo a portarlo fuori? Nulla di grave, non dimentichiamo che ancora potrebbe non essere in grado di farlo. Mentre sarà distratto puliremo, con prodotti enzimatici per eliminare gli odori, così il piccolo non darà importanza all’incidente e non sarà attirato dall’odore del bisogno sfuggito al suo e nostro controllo.
Evitare punizioni e rimproveri
Punire il cucciolo dopo che ha sporcato in casa non è efficace e può creare paura o sfiducia. I cani non collegano il rimprovero al comportamento passato, quindi è meglio concentrarsi su rinforzi positivi e prevenzione.
Cosa fare in caso di difficoltà?
Alcuni cuccioli possono impiegare più tempo per imparare, soprattutto se hanno vissuto esperienze traumatiche o sono di razze in cui il controllo degli sfinteri tarda ad arrivare. In questi casi, la pazienza è fondamentale, ce la faranno anche loro. Certo, nel caso in cui il problema persistesse, sarà bene consultare il medico veterinario, meglio ancora se esperto in comportamento, per escludere problemi medici o ricevere consigli personalizzati.
Educare il proprio cucciolo a non sporcare in casa è un processo che richiede tempo, costanza e pazienza. Creare una routine, usare l’incoraggiamento piuttosto che i rimproveri, dedicare del tempo al cucciolo sono gli ingredienti principali per ottenere risultati duraturi.
Ricordate che ogni cucciolo è unico e che con pazienza e dedizione riuscirete a costruire un rapporto sereno e felice con lui, vivendo insieme in un ambiente armonioso e piacevole per tutti.
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