Principali caratteristiche della dieta del coniglio da compagnia.

Principali caratteristiche della dieta del coniglio da compagnia.

Negli ultimi anni si è assistito a un notevole aumento del numero di conigli da compagnia nelle nostre case, i quali grazie al loro carattere dolce e affabile si prestano bene alla vita in famiglia.

Il coniglio   appartiene all’ordine dei lagomorfi e al genere Oryctolagus, esistono più di sessanta razze, che differiscono tra di loro per forma, dimensione e colore. Sono state selezionate sia razze nane che razze giganti, le più piccole possono pesare da adulte meno di 1 kg, le più grandi possono arrivare a circa 10 kg, come per la razza fiamminga gigante. Una delle razze più antiche e più diffuse è il coniglio ariete che si caratterizza per le tipiche orecchie cadenti ai lati del capo.

Quando si parla di animali non convenzionali l’obiettivo da raggiungere, per migliorarne la qualità della vita, è quello di ricreare in casa condizioni il più possibile simili a quelle che la specie avrebbe in natura.

A tal fine, una corretta gestione della dieta è fondamentale per ridurre il rischio di insorgenza di malattie e consentire al coniglio di vivere meglio e più a lungo.
Poiché i conigli sono erbivori, la dieta deve essere ricca di piante e di erba di campo. Il coniglio selvatico, infatti, si alimenta di graminacee (Festuca, Brachypodium e Digitaria), di leguminose (erba medica, fieno greco, trifoglio) e di composite (tarassaco, lattuga, radicchio, arnica e camomilla). Durante l’inverno, quando alcuni alimenti non sono disponibili, si alimenta anche di foglie e di cortecce degli alberi. 

Questo tipo di alimentazione consente al coniglio di consumare i denti, che sono a crescita continua, prevenendo così problemi di masticazione e di malocclusione dentale.

L’erba, infatti, contiene particelle di minerali di silicio che facilitano il consumo delle superfici dentali. Se vengono somministrati alimenti inadeguati, il consumo dentale non riesce a compensarne la crescita causando alterazioni patologiche della dentatura.

Perciò, la dieta del coniglio da compagnia deve essere costituita principalmente da fieno, il quale deve essere fresco e pulito e sempre a disposizione dell’animale.
Fieni polverosi devono essere evitati perché possono causare riniti allergiche.
Nel primo anno di vita è consigliato l’utilizzo di fieno di erba medica perché, essendo ricco di calcio, migliora la struttura ossea riducendo il rischio di patologie metaboliche. Dopo il primo anno si può consumare del fieno misto.

La dieta deve essere completata con alimenti che, per la loro composizione, permettano una masticazione regolare quali erba di campo e verdure crude, principalmente insalate, evitando la lattuga brasiliana.

L’insalata deve essere lavata e asciugata con un panno, le parti ammuffite vanno eliminate e deve essere consumata a temperatura ambiente. In assenza di erba fresca di prato, la quantità di insalata da somministrare ogni giorno deve essere circa il 20% del peso del coniglio.

Frutta e carote dovrebbero essere consumate con moderazione perché, essendo ricche di zucchero, favoriscono obesità e fermentazioni intestinali indesiderate.

Si può somministrare del pellet prodotto da aziende specializzate ma sempre con moderazione, perché questo alimento non consente il corretto svolgimento della masticazione ed un uso eccessivo può favorire problematiche dentali.

I classici mangimi composti da semi di girasole, legumi, frutta disidrata e fioccati devono essere eliminati dall’alimentazione del nostro coniglio perché assolutamente dannosi per la sua salute.

“DVM, GPCert medicina e chirurgia degli animali esotici, Responsabile settore Animali non Convenzionali Mylav La Vallonea”
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