Il mio pet fà feci brutte.

Il mio pet fà feci brutte.

Uno dei più comuni motivi di consultazione con il medico veterinario è la diarrea o ancora meglio la cattiva consistenza o aspetto delle feci prodotte dal proprio animale da compagnia. 

La consistenza e la forma delle feci dipendono soprattutto dal loro contenuto in acqua. Maggiore è il contenuto di acqua non riassorbito lungo il tratto intestinale maggiore sarà il volume delle feci e la consistenza varierà dal molle al liquido.

Le feci “normali”, idealmente dovrebbero essere costituite da un cilindro lungo alcuni  centimetri e sufficientemente spesso (anche in funzione delle dimensioni del pet in questione), di consistenza solida o morbida ma non molliccia e prodotte con una frequenza di evacuazione normale.

La variazione da ciò che è la norma è un chiaro segnale che qualcosa non ha funzionato correttamente durante il processo digestivo.

L'esame obiettivo delle feci può aiutarci a capire lo stato di salute dell’apparato digerente, e non solo, del nostro piccolo amico.

In particolare se si riscontra una delle anomalie di seguito riportate, è bene contattare il proprio medico veterinario di fiducia e sottoporre il nostro pet ad una visita di controllo.

Il veterinario clinico valuterà tutti gli aspetti, così come riferiti dal proprietario; ogni variazione da ciò che è considerata la norma per un animale in termini di consistenza e frequenza, colore, odore, tracce di sangue o presenza di muco/gelatina sulla superficie delle stesse dovrà essere considerata potenzialmente anormale e degna di discussione.

La diarrea è il segno caratteristico della disfunzione intestinale.

La diarrea può essere provocata da malattie intestinali primarie, patologie di organi importanti ai fini del processo digestivo (fegato, pancreas) o ad altri fattori (parassitosi) o condizioni che, invece, interessano in qualche modo la funzionalità intestinale comprese imprudenze dietetiche.

Molti animali da compagnia con “diarrea” possono essere trattati con successo.

La diarrea che non risponde soddisfacentemente alle abituali cure entro un periodo ragionevole necessita di un approccio diagnostico sistematico e rigoroso in funzione dell’età, della razza e delle condizioni complessive del paziente.

Il medico veterinario può effettuare una serie di test supplementari, anche specifici qualora ce ne fosse bisogno, per facilitare la diagnosi e il trattamento della patologia sottostante.

Esistono una varietà di test utili fra cui scegliere; la scelta varia ampiamente a seconda dell’anamnesi e dati clinici raccolti oltre che dalle condizioni generali del paziente.

Le analisi di laboratorio aiutano il verterinario clinico ad identificare la causa o meglio comprendere la natura di alcuni disturbi intestinali persistenti o altre volte evidenziano importanti complicazioni causate dalla malattia gastroenterica o persino quadri clinici a essa non correlati.

Una diagnosi precoce permette di formulare una prognosi favorevole e ottenere una buona risposta al trattamento nella maggior parte dei casi. 

 

“DVM, PhD, Diploma Master Universitario II livello in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva, consulente nutrizionale (Clinical Nutrition).".

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