Enteropatia Proteino-Disperdente (PLE) del cane

Enteropatia Proteino-Disperdente (PLE) del cane

Cos’è l’enteropatia proteino-disperdente del cane (PLE)?

L’enteropatia proteino-disperdente (PLE) del cane è una sindrome caratterizzata dalla perdita eccessiva di albumine attraverso la mucosa intestinale.

La mucosa è lo strato più interno della parete intestinale a contatto con il lume e quindi con i prodotti della digestione. Le cause della enteropatia proteino-disperdente del cane (PLE) sono complesse: l’aumento della permeabilità vascolare intestinale indotta da infiammazione; la perdita di integrità della mucosa intestinale secondaria a erosioni o ulcere di diversa natura; la dilatazione e/o ostruzione dei vasi linfatici intestinali anch’esse secondarie a processi infiammatori o tumorali.

Questi meccanismi esitano nella perdita intestinale di proteine, in particolare di albumine, che se grave porta alla riduzione della concentrazione ematica (ipoprotidemia/ipoalbuminemia). Nella letteratura scientifica, da un punto di vista di frequenza, i cani con enteropatia proteino-disperdente del cane (PLE) presentano: 

  • nel 65% dei casi malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD)
  • nel 50% dei casi una dilatazione dei vasi linfatici (linfangectasia)
  • nel 10% circa dei casi un’infiammazione dei vasi linfatici profondi (linfangite) o una malattia delle cripte della mucosa intestinale
  • nei restanti casi altre malattie infiammatorie croniche intestinali (es. parassitarie) o tumorali (es. linfoma intestinale)

 

Quali razze canine sono a maggior rischio di enteropatia proteino-disperdente ?

Diversi studi hanno dimostrato che la PLE è più frequente in alcune razze canine quali Yorkshire Terrier, Cavalier King Spaniel, Cocker Spaniel, Pastore Tedesco, Maltese, Rottweiler e Border Collie. 

 

Quali sono i sintomi della enteropatia proteino-disperdente ?

I segni clinici di enteropatia proteino-disperdente sono diversi per tipo ed entità ma è importante ricordare che alcuni cani sono asintomatici.

I sintomi più frequenti sono:

  • Abbattimento
  • Perdita di appetito
  • Perdita di peso e di condizione corporea
  • Vomito e/o diarrea
  • Dolore addominale
  • Aumento della produzione urinaria e aumento della sete
  • Edema degli arti
  • Versamento addominale e/o pleurico

E’ bene preoccuparsi quando il proprio cane presenta i sintomi clinici su indicati, ancora di più se si possiede un cane la cui razza è predisposta a questa patologia.

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Fig.1 - Cane con Enteropatia proteino disperdente (PLE), si evidenzia perdita di condizione corporea e ipotrofia muscolare diffusa.

Cosa fare se il proprio cane presenta questi sintomi ?

In questo caso il consiglio è di portare subito a visita il proprio cane da un veterinario che potrà effettuare degli esami preliminare come esami ematologici ed ecografia addominale per approfondire il sospetto ed alcuni esami più specifici (cortisolo basale e esame delle urine) volti ad escludere altre patologie.

Il cortisolo basale è un test di screening che è consigliato effettuare nelle enteropatie croniche per escludere una malattia endocrina chiamata morbo di Addison (o ipocortisolismo). Il morbo di Addison infatti può dare sintomi gastroenterici sovrapponibili alla PLE ed è presente in 1 su 25 cani con enteropatia cronica.

IL veterinario potrà anche effettuare esami delle urine per escludere che la carenza di albumine sia secondaria a una malattia renale (nefropatia proteino-disperdente). 

Le alterazioni ematologiche più frequentemente riscontrate nella enteropatia proteino-disperdente del cane (PLE) oltre all’ipoalbuminemia (albumine basse) sono l’ipocolesterolemia (colesterolo basso), l’ipocalcemia (calcio basso) e l’ipocobalaminemia (carenza Vit.B12), tutte secondarie ad un’alterata funzionalità intestinale. 

L’ecografia addominale in un cane con enteropatia proteino-disperdente (PLE) può evidenziare segni di enteropatia cronica come alterazioni della parete intestinale, linfonodi addominali aumentati di volume e versamento addominale (Fig. 2).

Per la diagnosi definitiva di enteropatia proteino-disperdente (PLE) il veterinario potrà effettuare delle biopsie intestinali per esame istologico.

L’esame istologico permetterà di valutare la causa specifica della PLE ed impostare così la terapia più adeguata. Le alterazioni istologiche frequenti nella PLE sono: presenza di cellule infiammatorie, danno epiteliale, dilatazione delle dei vasi linfatici, distensione delle cripte, atrofia dei villi intestinali.

Le biopsie potranno essere effettuate in endoscopia, tecnica meno invasiva, in laparoscopia o in laparotomia.

 

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Fig. 2 - Immagine ecografica da un cane con PLE che mostra presenza di liquido libero in addome (ascite) e presenza di linfangectasia (striature iperecogene a livello della mucosa intestinale).

Come si tratta la enteropatia proteino-disperdente (PLE) del cane?

Nei cani con diagnosi di enteropatia proteino-disperdente il veterinario prescriverà una terapia dietetica a tenore di grassi moderatamente basso (low fat, commerciale o casalinga) o a tenore di grassi molto basso intorno al 6% (ultra low fat, casalinga) a cui può essere associata o meno una terapia medica.

In base all’esito degli accertamenti diagnostici eseguiti, in particolare dell’esame istologico, il veterinario prescriverà la terapia medica più adeguata al caso.

Si potrà optare per una terapia con glucocorticoidi, ad azione sia antiinfiammatoria sia immunosoppressiva, e in base alla risposta clinica del paziente si deciderà se associare in seguito altri immunosoppressori di prima o di seconda fascia. Inoltre nella gestione terapeutica della PLE potrà essere necessaria una terapia analgesica, probiotica multiceppo ad alta dose, antiemetica o l’integrazione di vitamine (Vit.B 12).

 

Quali complicazioni possono insorgere a causa della enteropatia proteino-disperdente del cane (PLE)?

La complicazione maggiore che può insorgere in un paziente con PLE è il tromboembolismo.

Il tromboembolismo è l’occlusione dei vasi (soprattutto a livello polmonare) da parte di coaguli (emboli) che si distaccano da un trombo presente nel sangue (Fig. 3).

I fenomeni tromboembolici, secondari allo stato infiammatorio persistente, sono subdoli e purtroppo talvolta fatali.

Un marker ematico di infiammazione che può essere utilizzato per il monitoraggio della malattia è la Proteina C reattiva. Essa risulta aumentata nella fase acuta di malattia e può essere rivalutata in corso di terapia. In seguito alla diagnosi di enteropatia proteino-disperdente (PLE) il medico veterinario valuterà il rischio di insorgenza di tromboembolismo e deciderà se impostare una terapia profilattica antiaggregante e/o anticoagulante.

Altre complicazioni della enteropatia proteino-disperdente (PLE) sono rappresentate dalla comparsa di versamento addominale e/o pleurico e lo shock ipovolemico, causate dall’eccessiva perdita di albumine. Queste complicazioni possono mettere in pericolo di vita il paziente e pertanto richiedono un intervento tempestivo (trasfusione di albumine e/o di plasma, drenaggio dei versamenti, ossigenoterapia).

 

 

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Fig. 3 - Immagine ecografica da un cane con PLE che mostra presenza di un trombo all’interno della vena porta.

Come viene monitorata la enteropatia proteino-disperdente (PLE) del cane?

Il protocollo di monitoraggio del cane con PLE è flessibile e dipendente da diversi fattori: gravità della malattia, terapia impostata, risposta alla terapia ed anche il costo. Un primo controllo dall’inizio della terapia avviene solitamente a circa 2-3 settimane. Sulla base della risposta clinica il veterinario deciderà come e se variare la terapia e come impostare i successivi controlli.

La puntualità dei controlli è importante anche per identificare eventuali effetti collaterali associati alla terapia farmacologica impostata corticosteroidea e/o immunosoppressiva. È bene ricordare che i pazienti con PLE presentano un rischio elevato di recidiva della malattia.

 

Qual è la prognosi della enteropatia proteino-disperdente (PLE) nel cane?

Sono stati creati diversi score per associare a determinate caratteristiche cliniche, ecografiche, endoscopiche e istologiche un punteggio e correlarlo alla gravità della malattia. Pazienti con score clinico basso hanno una prognosi migliore rispetto a coloro che possiedono uno score clinico elevato.

Altri fattori prognostici negativi sono:

  • Le albumine persistentemente basse (<2 g/dl)
  • L’ipocalcemia ionica
  • La vitamina B12 persistentemente bassa
  • La BUN aumentata
  • La Proteina C reattiva persistentemente alta

Diversi studi hanno dimostrato come i cani con enteropatia proteino-disperdente (PLE) che rispondono alla sola terapia dietetica (pazienti food-responsive) hanno una prognosi migliore rispetto ai cani in terapia con uno o più farmaci immunosoppressori (pazienti non food-responsive).




“Med. Vet., Diplomato ACVIM, Diplomato ECVIM-CA, MRCVS, EBVS® - Specialist in Small Animal Internal Medicine”

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