Il collasso tracheale nel cane

Il collasso tracheale nel cane

Il Collasso Tracheale nel cane è una malattia caratterizzata dall’ appiattimento in senso dorso ventrale degli anelli tracheali, associato a lassità del muscolo tracheale dorsale.

Le cause di questa alterata consistenza degli anelli tracheali non sono completamente conosciute; si ritiene tuttavia che dipenda dall’associazione di una anomalia primaria e congenita della cartilagine, con conseguente indebolimento degli anelli, associata ad una o più cause secondarie “scatenanti” in grado di aggravare il problema primario, come a esempio bronchiti o altro.

Gli anelli cartilaginei degli animali con collasso tracheale presentano una diminuzione delle glicoproteine e del contenuto di glicosaminoglicani della cartilagine ialina, come mostra l’esame istologico di una trachea collassata; a questo consegue una diminuita capacità della cartilagine stessa di trattenere acqua, con conseguente diminuzione della sua rigidità funzionale.

In alcuni animali il problema si manifesta in giovanissima età, entro l’anno di vita, e questo avvalora la teoria che vi sia una predisposizione genetica a tale problema e che il difetto sia congenito.

Si ritiene, quindi che animali con questo problema inizino la loro vita con una maggiore debolezza della cartilagine tracheale e che fattori scatenanti acquisiti nel corso della crescita precipitino il quadro clinico. Fra questi possibili fattori si citano l’obesità, la cardiomegalia, i traumi al collo, l’intubazione, l’inalazione di allergeni irritanti, le bronchiti.

La possibilità che patologie ostruttive delle vie respiratorie superiori (paralisi laringea) e inferiori (patologia polmonare ostruttiva cronica) possano avere un ruolo nella genesi del collasso tracheale nel cane è controversa ma probabilmente anche queste possono scatenare la malattia in un soggetto geneticamente predisposto.

Il Collasso Tracheale nel cane è una patologia dinamica, dove il diametro della trachea varia durante le varie fasi del respiro.

Quando il collasso è presente a livello di trachea cervicale (collo) lo schiacciamento dell’organo si manifesta in fase inspiratoria poichè la pressione subatmosferica, generata durante l’inspirazione stessa, crea una pressione negativa nel tratto di trachea cervicale e conseguente si genera il collasso (appiattimento).

Diversamente, se il collasso è presente nel tratto toracico della trachea, la riduzione del diametro tracheale si evidenzia in fase espiratoria, poiché durante l’espirazione, l’aumento della pressione intrapleurica supera la pressione presenta nel lume della trachea causandone il collasso.

Infine, se il collasso coinvolge tutta la trachea, vi sarà sempre un tratto tracheale collassato, sia in inspirazione che in espirazione.

Il Collasso Tracheale nel cane colpisce quasi esclusivamente razze toy e cani di piccola taglia, come lo Yorkshire terrier, il Barboncino toy, il Pinscher, il Chihuahua mentre solo occasionalmente affligge animali di taglia medio-grande. Non vi è alcuna predilezione di sesso.

La tosse rappresenta il segno clinico principale in corso di Collasso Tracheale nel cane: si tratta di episodi parossistici, scatenati da eventi come l’eccitazione, l’attività fisica anche molto modesta o la trazione del guinzaglio sul collare. E’ una tosse secca, aspra e sonora, a volte simile al verso di un’anatra, particolare che, in una piccola percentuale di casi, la rende caratteristica.

Talvolta agli accessi di tosse seguono episodi di grave dispnea fino alla cianosi o al colpo di calore.

I pazienti con collasso tracheale anche grave possono essere a volte quasi completamente asintomatici e possono svolgere attività fisica moderata senza particolari segni clinici: è importante sottolineare come il quadro clinico non sempre si correli alla gravità della deformazione tracheale.

I pazienti vengono generalmente portati a visita presso il Medico Veterinario verso i 6-7 anni di età anche se l’indagine anamnestica evidenzia la presenza di tosse progressivamente ingravescente da anni.

Fra gli esami che il Medico Veterinario potrà richiedere, l’esame radiografico rappresenta un utile screening in caso di sospetto collasso tracheale ma possono essere possibili sia falsi positivi che falsi negativi.

A volte, infatti, l’esofago e la muscolatura del collo si possono sovrapporre alla silhouette tracheale in corrispondenza dell’ingresso del torace, dando un quadro radiografico simile a quello atteso in presenza di collasso tracheale (falso positivo), inoltre, poichè i pazienti portati a visita risultano spesso tachipnoici (respirano velocemente) è difficile eseguire il radiogramma nel momento desiderato (inspirazione o espirazione) e la trachea potrebbe risultare falsamente normale (falso negativo).

L’esame fluoroscopico, a tal proposito, risulta invece molto più utile e consente di vedere la variazione di diametro dell’organo in tempo reale.

L’esame radiografico risulta comunque fondamentale per evidenziare eventuali altri problemi concomitanti e aggravanti il quadro clinico, quali alterazioni polmonari, presenza di masse, cardiomegalia, megaesofago e decidere la miglior opzione terapeutica da proporre al proprietario per il paziente.


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Fig. 1 - Valutazione radiografica di Collasso Tracheale: confronto fra la larghezza tracheale misurata in fase inspiratoria e quella valutata in fase espiratoria.

Esame endoscopico di trachea e bronchi

Un esame che permette un’accurata stadiazione in corso di Collasso Tracheale nel cane è la tracheobroncoscopia.

Il collasso tracheale viene classicamente diviso in 4 stadi a seconda della riduzione di diametro del lume tracheale (Fig. 2).


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Fig. 2 - collasso di I grado: la riduzione di diametro rispetto ad una trachea normale è minore del 25%, nel II grado minore del 50%, nel III grado minore del 75% e nel IV grado maggiore del 75%.

Il primo grado non presenta in realtà una deformazione degli anelli, ma più spesso un prolasso del muscolo tracheale dorsale, gli altri gradi sono associati ad un sempre più evidente schiacciamento degli anelli tracheali.

La tracheobroncoscopia permette inoltre di valutare lo stato della mucosa di trachea e bronchi (eritema, edema, irregolarità della superficie, micro noduli), la presenza di essudato, eventuali dislocazioni, eventuale presenza di collasso anche livello di bronchi principali e lobari.

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Fig. 3 e in copertina - Esame endoscopico della trachea: collasso tracheale di IV grado.


La tracheobroncoscopia permette inoltre di eseguire il campionamento di fluido (lavaggio bronco-alveolare) necessario ogni qualvolta si identifichi anche un minimo aspetto di flogosi, specie in presenza di essudato per poter poi eseguire un esame citologico e colturale.

La terapia del Collasso Tracheale nel cane varia a seconda della presentazione clinica: acuta o cronica. 

Nella prima, il cane che si presenta con distress respiratorio acuto che deve essere considerato una emergenza medica che il Medico Veterinario tratterà rapidamente e secondo il caso specifico (sedazione, ossigenoterapia, antinfiammatori, trattamento dell’ipertermia).

In caso di presentazione "cronica" il problema clinico principale dei cani con collasso tracheale sarà la tosse e la terapia si baserà pertanto sul suo controllo farmacologico.

Le sostanze più efficaci per il controllo sintomatico della tosse sono sedativi oppioidi.

L’impiego di broncodilatatori è controverso ed alcuni autori ritengono che l’effetto di miorilassamento sul muscolo tracheale dorsale possa addirittura aggravare il quadro clinico. 

I cortisonici per via sistemica vanno eventualmente usati solo per ridurre l’eventuale infiammazione presente a livello laringeo e tracheo-bronchiale, ogni qualvolta sia ritenuto necessario.

Al contrario, l’impiego di steroidi somministrati per aerosol rappresentano un valido aiuto nella gestione della terapia cronica in presenza di collasso tracheale che ha come segno clinico principale la tosse.

Il controllo dei fattori complicanti riveste un ruolo di primaria importanza: l’obesità rappresenta un elemento di aggravamento per tutte le patologie respiratorie e cardiache, per cui un programma di riduzione del peso deve essere sempre tentato in animali obesi.

Altre possibili cause scatenanti che devono essere controllate sono le patologie cardiache, le infezioni concomitanti, le polveri e gli irritanti ambientali ed il collare che deve essere sostituito con una pettorina.

Con un adeguato controllo sia farmacologico che dello “stile di vita” è possibile controllare e mantenere a livelli accettabili per il paziente che il proprietario, la maggior parte dei problemi collegati al collasso tracheale, anche per periodi anche abbastanza lunghi.

L’uso di “anabolizzanti” da alcuni proposti come terapia in grado di aumentare la rigidità degli anelli tracheali, non è mai stato supportato da lavori scientificamente rigorosi e deve essere considerato ad oggi privo di fondamento; questo principio attivo inoltre, essendo un anabolizzante, potrebbe provocare l’indesiderato aumento di peso nei nostri pazienti. 

Infine, in presenza di un collasso cervicale di IV grado, con segni clinici di soffocamento, è possibile, e necessario, un approccio più aggressivo che prevede procedure chirurgiche come per esempio applicazione di protesi anulari extratracheali (FIGURA 4) oppure di procedure interventistiche (applicazione di stent intraluminali).

Fig. 4 - Applicazione chirurgica di protesi anulari extratracheali.

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Per ognuna di queste opzioni terapeutiche vi sono pro e contro e la scelta della giusta procedura verrà fatta dal Medico Veterinario che valuterà numerosi fattori fra i quali l’età del cane, la presenza di comorbidità, la disponibilità nel fare controlli seriali anche endoscopici, la possibilità di eseguire una terapia cronica, etc.

La terapia per il Collasso Tracheale del cane, la sarà impostata dal Medico Veterinario in base al caso specifico.

In caso di tosse ripetura e persistente è sempre meglio far visitare il proprio cane dal Medico Veterinario il più precocemente possibile.




Ringraziamenti: Tutte le immagini sono gentilmente concesse dall'autore.

Med. Vet., Dottore di Ricerca in Fisiopatologia e Clinica degli Animali da Compagnia. Specialista in Clinica e Patologia degli Animali da Compagnia - (Malattie dell’apparato respiratorio e otorinolaringoiatriche - Citopatologia generale)
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