Il mio cane anziano inizia a fare “cose strane" ... può essere demenza o disfunzione cognitiva senile ?

Il mio cane anziano inizia a fare “cose strane" ... può essere demenza o disfunzione cognitiva senile ?


Il mio cane anziano, soprattutto di notte, è irrequieto, cammina avanti e indietro, sembra spaventato e piange, devo preoccuparmi?

(un cane di taglia gigante/grande è anziano a 6-8 anni, se di taglia medio/piccola è anziano a 7-10 anni)

Il vagare senza meta, dimenticare i comportamenti appresi, non rispondere perfettamente agli stimoli, incunearsi negli angoli, andare in circolo, sono alterazioni del comportamento che spesso il proprietario riconosce nel proprio animale anziano.

Con l’avanzare dell’età anche il cervello del cane invecchia, si chiama demenza o disfunzione cognitiva senile.

Come per l’uomo anche per gli animali da compagnia l’invecchiamento non è una malattia ma è parte dell’evoluzione fisiologica della vita.

In seguito all’allungamento medio della vita dei nostri animali, che si verifica grazie al buono stile di vita ed alle cure ed attenzioni dei proprietari premurosi, non è infrequente notare queste modificazioni del comportamento quotidiano di un cane anziano.

Oltre all’invecchiamento cerebrale, esistono però malattie strutturali acquisite del cervello che possono “mimare” la stessa sintomatologia, basti pensare all’ictus, alle infezioni, ai tumori.

Per cui se nei nostri animali anziani dovessimo notare anche solo uno dei cambi di comportamento sopra citati, il consiglio è di rivolgersi prontamente al proprio veterinario curante che effettuerà o richiederà una visita neurologica specialistica.

I dati che emergeranno dall’esame neurologico potranno rendere necessari alcuni approfondimenti diagnostici come per esempio esami del sangue e risonanza magnetica del cervello.

In questo modo il Medico Veterinario potrà distinguere tra il fisiologico invecchiamento cerebrale (demenza senile) e le malattie strutturali del cervello.

Se la diagnosi confermerà la disfunzione cognitiva senile il veterinario potrà suggerire di inserire nella vita quotidiana del nostro “vecchietto” piccoli e divertenti giochi di problem solving che serviranno a rallentare il progressivo invecchiamento.

Se, invece, la risonanza magnetica sarà suggestiva di malattia strutturale acquisita, il neurologo, analizzando caso per caso, potrà indicare per il nostro Pet l’appropriato iter terapeutico e la prognosi.


Med. Vet., PhD, Diplomata ECVN, EBVS® - European Specialist in Veterinary Neurology - (Neurologia)

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