Che cos’è il megaesofago del cane?
Per megaesofago si intende una condizione caratterizzata dalla dilatazione di una parte (megaesofago focale) o di tutto l’esofago (megaesofago diffuso) associata a riduzione o perdita della normale motilità esofagea. L’esofago è la parte del canale digerente che connette il cavo orale e il faringe allo stomaco. È un organo tubulare delimitato da 2 sfinteri (lo sfintere esofageo prossimale e quello distale). La sua funzione principale è quella di permettere il passaggio allo stomaco del cibo e dei liquidi ingeriti attraverso una serie di contrazioni ritmiche, quest’ultime rese possibili dallo strato muscolare esofageo.
Quali sono le cause di megaesofago del cane?
Il megaesofago del cane viene distinto in megaesofago congenito (presente alla nascita) o acquisito (insorto dopo la nascita). Quello acquisito viene ulteriormente distinto in primario, senza cause sottostanti, o secondario quando associato a patologie di diversa natura insorte al di fuori dell’esofago e con un suo coinvolgimento secondario.
La causa della forma congenita non è ancora del tutto chiara, al momento l’ipotesi principale è che la malattia derivi da un’alterata innervazione dell’esofago.
Il megaesofago acquisito è di sicuro la forma più comune. La sua forma primaria (o idiopatica) la causa esatta è sconosciuta ma sembra coinvolgere un difetto nell’innervazione dell’esofago con compromissione della motilità esofagea. Per quanto riguarda il megaesofago acquisito secondario, diverse sono le cause possibili che possono essere distinte a seconda della loro natura in:
- Cause neuromuscolari (che coinvolgono la trasmissione dello stimolo nervoso al muscolo) come
- Miastenia gravis
- Polimiopatia/polimiosite
- Lupus sistemico eritematoso
- Dermatomiosite
- Malattie infettive come cimurro
- Infezioni clostridiali come il tetano e il botulismo
- Malattie del sistema nervoso autonomo come la disautonomia
- Ostruzioni dell’esofago di diversa natura
- Neoplasia
- Anomalie dell’anello vascolare
- Stenosi esofagea (restringimento focale dell’esofago conseguente ad un processo infiammatorio primario o a compressione esterna)
- Corpi estranei
- Intossicazioni
- Piombo
- Organofosforici
- Cause endocrine
- Ipoadrenocorticismo o morbo di Addison (insufficiente produzione ormonali da parte delle ghiandole surrenali)
- Ipotiroidismo
Esistono delle predisposizioni di razza per l’insorgenza di megaesofago nel cane?
Le seguenti razze sembrano predisposte al megaesofago congenito:
- Setter irlandese
- Alano
- Pastore tedesco
- Labrador Retriever
- Shar pei
- Terranova
- Schnauzer nano
- Fox terrier
Il megaesofago idiopatico colpisce più comunemente razze di media e grossa taglia con un’età compresa tra i 5 e i 12 anni. Per quanto riguarda il megaesofago acquisito secondario, la predisposizione di sesso, razza o età dipenderà dalla patologia sottostante.
Quali sono i sintomi di megaesofago del cane?
Il sintomo clinico principale causato dal megaesofago è il rigurgito. Il rigurgito è l’atto passivo di espulsione improvvisa di cibo e/o liquidi provenienti dall’esofago e/o dallo stomaco. Il rigurgito insorge per la perdita di contrattilità e motilità dell’esofago e l’impossibilità di cibo e liquidi a progredire nello stomaco.
Il rigurgito va sempre distinto dal vomito in cui il cibo o i liquidi vengono attivamente espulsi dallo stomaco o dall’intestino. Il vomito a differenza del rigurgito è preceduto da:
- Aumento della salivazione
- Conati
- Contrazioni addominali ripetute seguite dall’espulsione delle ingesta
Un altro segno spesso riscontrato nei cani con megaesofago è la perdita di peso con appetito conservato o aumentato dovuti a malnutrizione o a perdita di massa muscolare. Lo stato di malnutrizione, spesso associato a disidratazione, sono da ricondurre alla diminuita o mancata assunzione di cibo e liquidi a causa del rigurgito.
Altri segni clinici riscontrabili durante sono da ricondurre alla patologia sottostante, e includono debolezza muscolare (dovuta a patologie neuromuscolari o endocrinopatie), sintomi gastroenterici come diarrea e vomito (associati a avvelenamenti o ipoadrenocorticismo) o segni cutanei (come nel lupus eritematoso sistemico, nell’ipotiroidismo o nella dermatomiosite).
La presenza di episodi di tosse e difficoltà respiratoria possono essere imputabile al passaggio di materiale esofageo o gastrico nelle basse vie respiratorie e l’insorgenza di irritazione o di polmonite (polmonite ab ingestis).
Quali rilievi si possono riscontrare all’esame clinico di un cane con megaesofago?
I rilievi all’esame clinico dipenderanno dalla durata e gravità della malattia, dalla patologia sottostante e dalla presenza o meno di complicanze (come ad esempio polmonite ab ingestis). I rilievi più comuni includono:
- Disidratazione e stato di nutrizione scadente
- Aumento della salivazione
- Masse muscolari ridotte (da mancato uso e/o da malnutrizione proteica)
- Abbattimento e riluttanza al movimento (patologie neuromuscolari, polmonite ab ingestis)
- Febbre
- Andatura rigida (polimiopatia)Dolorabilità muscolare (polimiosite, dermatomiosite)
- Respiro alterato (polmonite ab ingestis, timoma, malattie neuromuscolari con coinvolgimento dei muscoli della respirazione)
- Mantello scadente con lesioni cutanee (ipotiroidismo, lupus eritematoso sistemico, dermatomiosite)
Come si può diagnosticare il megaesofago nel cane?
Il sospetto di megaesofago deve insorgere sempre in presenza di un cane con rigurgito. La radiografia toracica (immagine di copertina) è un metodo molto utile per confermare la presenza di megaesofago e per riscontrare eventuali cause intratoraciche (come nel caso di masse timiche) o complicazioni (come nel caso di polmonite ab ingestis).
Una volta riscontrata la presenza di megaesofago bisognerà effettuare una serie di indagini specifiche volte ad escludere tutte le possibili cause di megaesofago. Queste indagini possono includere esami di laboratorio, test di funzionalità della tiroide e delle ghiandole surrenali, diagnostica per immagini avanzata, test di funzionalità nervosa e muscolare e in alcuni casi biopsie di nervi e muscoli per esame istologico. Solo dopo aver escluso cause sottostanti, il megaesofago potrà essere chiamato primario (o idiopatico).
Qual’è la terapia del megaesofago nel cane?
I cani affetti da megaesofago acquisito secondario richiederanno il trattamento specifico della patologia sottostante. Nel caso del megaesofago primario o idiopatico la terapia è fondamentalmente una di supporto e sintomatica e si baserà sul supporto nutrizionale per assicurarsi che il cane sia in grado di alimentarsi correttamente riducendo gli episodi di rigurgito e aspirazione nelle vie respiratorie. In alcuni casi, semplicemente elevare la ciotola del cibo e dell’acqua può essere sufficiente a favorire il passaggio di cibo e liquidi nello stomaco per gravità. In aggiunta, la somministrazione di piccoli pasti più frequente può ridurre gli episodi di rigurgito. Variare la consistenza del cibo da secca a poltigliosa può favorire il passaggio del cibo nello stomaco. In casi in cui questi accorgimenti non sono sufficienti, è possibile avvalersi di supporti specifici (come la cosiddetta sedia di Bailey, Fig 1) che permettono di mantenere in posizione eretta il cane durante l’assunzione del cibo. .
In alcuni casi, il veterinario potrebbe decidere di inserire nello stomaco, sotto anestesia generale e per via endoscopica, un sondino di alimentazione (sondino PEG) che permette l’inserimento di cibo liquido direttamente nello stomaco bypassando l’esofago e riducendo i rischi di rigurgito e aspirazione di contenuto gastrico nelle vie respiratorie.
Nel caso sia insorta una polmonite ab ingestis, potrebbe rendersi necessaria la somministrazione di antibiotici ad ampio spettro in aggiunta alla ospedalizzazione per ossigeno terapia e terapie di supporto.
Qual è la prognosi del megaesofago nel cane?
Nel complesso la prognosi a lungo termine del megaesofago del cane è riservata. La prognosi del megaesofago dipenderà dalla sua forma. Il megaesofago congenito può migliorare nel tempo, se la terapia di supporto è condotta attentamente.
La prognosi per il megaesofago acquisito primario o idiopatico è sfavorevole a causa dei ripetuti episodi di polmonite ab ingestis. Nel caso del megaesofago acquisito secondario la remissione è possibile nel caso in cui la patologia sottostante venga trattata con successo (come ad esempio nel caso della miastenia gravis o delle endocrinopatie).
Fig. 1 - Prototipo di sedia di Bailey, per l’alimentazione assistita di un cane con megaesofago e dismotilità esofagea per ridurre il rischio di rigurgito.
Una volta entrato nel dispositivo il cane può solo assumere una posizione verticale (da seduto) per poter raggiungere la ciotola.
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