Malattia mixomatosa della valvola mitrale

Malattia mixomatosa della valvola mitrale

Che cosa è la malattia mixomatosa della valvola mitrale?

La malattia mixomatosa della valvola mitrale è una patologia acquisita causata, come dice il nome stesso, da una degenerazione della valvola mitrale, ovvero della valvola cardiaca che si trova tra il ventricolo e l’atrio di sinistra. 


Esistono dei fattori di rischio per lo sviluppo di questa malattia cardiaca? 

Questa patologia è molto diffusa nella specie canina (rappresenta circa il 70-80% delle cardiopatie acquisite in questa specie), in particolare di età adulta-anziana. 

Le razze maggiormente colpite sono quelle di piccola/media taglia, tra cui spiccano a causa di una predisposizione genetica il Cavalier King Charles Spaniel (in questa razza questa patologia può comparire anche in giovane età) ed il Bassotto, ma anche i cani di taglia grande possono essere colpiti, tra cui in particolare ricordiamo il Pastore Tedesco.

I cani di sesso maschile sembrano essere maggiormente predisposti allo sviluppo di tale malattia. 

La valvola atrio-ventricolare maggiormente colpita dalla degenerazione mixomatosa è la valvola mitrale, ma la patologia può presentarsi anche a carico della valvola tricuspide, che separa il ventricolo destro e l’atrio destro, o contemporaneamente su entrambe.


Che cosa succede a livello cardiaco?

La valvola mitrale, come abbiamo detto, si trova anatomicamente tra l’atrio e il ventricolo sinistro. 

In condizioni fisiologiche, ovvero di normalità, le valvole atrio-ventricolari (valvola mitrale e tricuspide) si aprono durante la fase di diastole ventricolare per consentire il passaggio di sangue dall’atrio al ventricolo, mentre queste valvole si chiudono durante la fase di sistole ventricolare, consentendo al sangue di essere mandato in circolo dai ventricoli, evitando in tal modo un passaggio retrogrado di sangue dal ventricolo all’atrio.

 In pazienti affetti dalla degenerazione mixomatosa valvolare si ha inizialmente un ispessimento dei lembi della valvola stessa, che causa una irregolarità anatomica, conseguente chiusura non più adeguata dei lembi ed insorgenza di flusso retrogrado dal ventricolo verso l’atrio sinistro, durante la sistole ventricolare, definito “insufficienza valvolare” o “rigurgito”.

Proprio da ciò la degenerazione mixomatosa della valvola mitrale viene talvolta definita  “insufficienza della valvola mitralica”. 


Quanto è grave se il mio cane ha la malattia mixomatosa della valvola mitrale? 

La gravità della malattia degenerativa mitralica varia in base all’entità del rigurgito ed al conseguente rimodellamento cardiaco.  

Nelle fasi iniziali della patologia, in presenza di un rigurgito mitralico di piccola entità, i settori sinistri (atrio e ventricolo) riescono a tollerare bene il jet di insufficienza valvolare e non presentano nessun segno di sovraccarico e quindi rimodellamento, perciò sarà differente solo la morfologia dell’apparato valvolare interessato.

Le alterazioni valvolari possono però progredire con il tempo (tale patologia per definizione è una malattia progressiva), favorendo un aumento della quota di rigurgito mitralico. Ciò crea un sovraccarico con conseguente dilatazione atriale e ventricolare sinistra. Durante questa fase della malattia, l’organismo attiva una serie di meccanismi di compenso necessari a mantenere un corretto apporto di sangue ossigenato ai tessuti periferici dell’organismo. 

Nelle fasi avanzate, il sovraccarico volumetrico, in particolare a livello atriale sinistro, è tale da comportare un aumento delle pressioni venose polmonari e predisporre il paziente all’insorgenza dello scompenso cardiaco, solitamente manifesto con edema polmonare.

L’ACVIM (American College of Veterinary Internal Medicine) ha proposto una classificazione dei pazienti affetti da malattia mixomatosa della valvola mitrale, che si basa su parametri clinici e riscontri dei test diagnostici.

I cani affetti da malattia mixomatosa della valvola mitrale vengono suddivisi in 5 classi, che vanno dalla A, in cui sono inclusi i cani appartenenti a razze geneticamente predisposte alla malattia, ma che al momento dell’esame ecocardiografico non la presentano (esempio tipico i Cavalier King Charles Spaniel), fino alla classe D, in cui vengono inclusi i soggetti che presentano sintomatologia clinica e che hanno presentato o presentano segni di scompenso cardiaco, refrattari alla terapia medica. 


Come posso sospettare che il mio cane è affetto da malattia mixomatosa della valvola mitrale?

Grazie ai meccanismi di compenso che l’organismo mette in atto, i cani affetti da questa malattia possono non avere nessun sintomo per lungo tempo. Il Medico Veterinario può sospettarne la presenza in seguito alla visita clinica. 

I sintomi clinici più spesso riscontrati in corso di malattia mixomatosa della valvola mitrale sono: 

- Intolleranza all’esercizio: il cane si affatica più facilmente del solito, vuole giocare o correre di meno, presenta un aumento della frequenza respiratoria non proporzionata al tipo di esercizio.

- Aumento della frequenza respiratoria: nei soggetti in cui si rileva una frequenza respiratoria maggiore di 30 atti respiratori al minuto in condizioni di assoluto riposo, è indicato un consulto con il proprio Medico Veterinario.

- Debolezza/astenia: il cane è riluttante a compiere attività a lui routinarie, si presenta debole, senza forze.

- Tosse: secondo gli studi più recenti questo sintomo è solo raramente causato da una problematica cardiaca primaria, mentre nella maggior parte dei casi la causa primaria è da ricercarsi nell’apparato respiratorio. Detto ciò, un problema cardiaco moderato-grave potrebbe agire da concausa od essere un fattore aggravante la sintomatologia clinica.  

- Dimagrimento: le patologie cardiache in fase molto avanzata portano a dimagramento del paziente fino ad arrivare ad una cachessia cardiaca, con riduzione fino a perdita della massa grassa e muscolare. 

- Sincope: la sincope è un’improvvisa perdita di coscienza con perdita della postura, seguita da un risveglio spontaneo in assenza di alterazioni; tra le cause della sincope vanno sicuramente annoverate le malattie cardiache, e tra queste la malattia mixomatosa della valvola mitrale solitamente in fase avanzata. 

Nelle fasi avanzate della patologia il cane potrebbe presentare segni di difficoltà respiratoria (dispnea), con un aumento significativo della frequenza respiratoria, segni di “fame d’aria” con testa estesa sul collo e respiro con reclutamento orale, ovvero a bocca aperta, dovuti all’insorgenza dello scompenso cardiaco.

È importante riconoscere questi segni clinici in quanto ci si trova di fronte ad un’emergenza, che deve essere tempestivamente valutata da un Medico Veterinario.

Il proprietario svolge quindi un ruolo essenziale nella valutazione del proprio animale, per valutare la presenza dei sintomi clinici sopra elencati ed in caso di comparsa di uno di questi è sempre indicato contattare il proprio Medico Veterinario. 


Come viene diagnosticata?

La diagnosi consiste in un insieme di valutazioni:

- La storia clinica del nostro animale e tutte le informazioni che ci riporta il proprietario sono per il Medico Veterinario sempre il punto di partenza.

- Auscultazione cardiaca durante la visita clinica: solitamente è udibile un soffio cardiaco, nell’area di proiezione della valvola mitrale, di intensità variabile.

- Studio radiografico del torace: con questa indagine diagnostica è possibile valutare la dimensione della silhouette cardiaca nel complesso, così come l’eventuale aumento di una delle camere cardiache, tra cui dell’atrio di sinistra; vengono inoltre esaminati i campi polmonari e nello specifico la vascolarizzazione polmonare e la presenza di eventuali infiltrati. 

- Elettrocardiografia: consente di valutare il ritmo cardiaco e la presenza di eventuali aritmie. 

- Ecocardiografia: l’esame ecocardiografico ha lo scopo di confermare il sospetto diagnostico, di emettere una diagnosi di certezza, di stadiare la malattia cardiaca, ad esempio valutando la presenza o meno del rimodellamento cardiaco, e di seguirne l’andamento nel tempo.

Quale è la terapia?

La necessità di impostare una terapia cardiologica varia in base allo stadio della malattia e si tratta sempre di una terapia medica. La scelta terapeutica in questi pazienti verte sull’utilizzo di tre categorie principali di farmaci, a cui ne potranno essere aggiunti altri, in base all’evoluzione della patologia. In Italia e nel mondo negli ultimi anni si stanno studiando diversi approcci chirurgici a tale malattia cardiaca, ma al momento non è considerata una procedura routinaria (ad esempio, al contrario di alcune procedure interventistiche mininvasive per patologie cardiache congenite del cane) né di prima scelta per un cane affetto da questo tipo di patologia.  


Quali sono le complicanze della malattia mixomatosa della valvola mitrale?

L’evoluzione della malattia mixomatosa della valvola mitrale è influenzata dalla possibile concomitante comparsa di complicanze, quali: 

  • L’ipertensione polmonare, il cui sviluppo è legato ad un aumento cronico delle pressioni nell’atrio di sinistra e di conseguenza nel circolo polmonare. 
  • La rottura di una o più corde tendinee è un’altra complicanza molto frequente. Tale evenienza può anche coincidere con la comparsa di una severa ed acuta sintomatologia clinica nel cane.
  • Le aritmie sono estremamente frequenti in corso di malattia mixomatosa della valvola mitrale; i cani di grossa taglia sono più predisposti a questo tipo di complicanza. 
  • Infine la rottura dell’atrio di sinistra rappresenta sicuramente la complicazione più severa nel cane. Questo evento è spesso fatale.

 

Quale è la prognosi?

Il tempo di sopravvivenza di un soggetto affetto da malattia mixomatosa della valvola mitrale dipende da una serie di fattori, che vanno dalla razza, età in cui compare la patologia e viene emessa la diagnosi, considerando inoltre tutta una serie di parametri clinici, radiografici ed ecocardiografici.

Non è possibile definire quale sarà la progressione della patologia nel singolo paziente, ci sono tuttavia in letteratura degli studi che possono aiutare a stimare, a seconda del quadro clinico che il Medico Veterinario sta esaminando, quale può essere l’aspettativa di vita del soggetto, in assenza di complicanze cardiologiche o di altri organi o apparati. 




In copertina: cane, immagine ecocardiografica di cuore con malattia mixomatosa della valvola mitralica.


“Med. Vet., Med Vet, GPCert in Cardiologia - (Cardiologia)”

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